Durante lo svolgimento dello scorso C. C. dello scorso 30 novembre volarono parole grosse, ma, con tutto ciò, si riuscì a giungere alla conclusione dei lavori grazie a un accordo tra le parti che diventò anche un impegno assunto con i cittadini, allo scopo, fu preso l’impegno di indire un altro consiglio comunale per il 20 dicembre nel quale sarebbero stati discussi gli ordini del giorno inevasi oltre all’impellente elezione del Presidente del Consiglio, figura tutt’ora vagante.
La seduta di consiglio del giorno 20 dicembre non ha avuto corso per mancanza del numero legale, manovra studiata a tavolino, avendo gran parte della maggioranza disertata l’aula venendo meno all’appuntamento e all’impegno assunto con i cittadini elettori calpestando i sacrosanti diritti dei cittadini che li hanno eletti, i quali all’ingresso in aula, non hanno potuto non notare i volantini attaccati alle sedie dei consiglieri di maggioranza segno premonitore della loro diserzione e della decisione del blocco della collaborazione maggioranza e opposizione.
L’Indignazione e il malcontento si è levato tra il pubblico presente per la noncuranza con la quale il primo cittadino e il suo seguito hanno trattato i presenti, la decisione di disertare l’aula, secondo voci della platea, sarà scaturita dalla volontà di non eleggere il presidente del consiglio che quasi sicuramente sarebbe stato indicato nella consigliera Marianna Zara, (Stranamente presente in aula), la quale, sarebbe stata una figura scomoda per la maggioranza, vogatrice contro corrente dell’Amministrazione De Luca, nemmeno i tanti volantini offensivi sono stati apprezzati.
Comunque, niente giustifica la pessima considerazione che sindaco e maggioranza hanno dimostrato di avere dei loro elettori e anche di chi non li ha votati, forse sfugge a chi governa la città che su quelle sedie ce li hanno messi i cittadini qualianesi, quel popolo composto da persone che ancora credono nei valori umani e nel rispetto delle regole, che si sono sentiti offesi nella loro dignità di uomini scambiati per un gregge di pecore comandati con il bastone dal pecoraio.
Fatto sta che l’approvazione dei sette punti all’OdG, è rimasto solo oggetto di discussione nei bar della città, la condotta della maggioranza lascia pochi dubbi sulla continuità dell’Assise qualianese, la città suo malgrado sperava in un incontro risolutore delle parti che non c’è stato, a questo punto appare chiaro che il sindaco De Luca vuole andare avanti da solo fregandosene di tutto e di tutti, cosa che non è possibile in un contesto dove dovrebbe prevalere la sovranità popolare.
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