I tre art. all’Odg, assumono una posizione vitale per la città, 1° approvazione bilancio 2015, 2° modifica art. 16 per le concessioni e patrocinio del comune, 3° aumenti canoni acqua.
L’Articolo n° 1 riguarda l’approvazione del bilancio anno 2015, il secondo art. riguarda la modifica dell’art. 16, ovvero, la concessione del patrocinio comunale e il riconoscimento del non dovuto tributo dell’occupazione suolo pubblico durante lo svolgimento di manifestazioni senza scopo di lucro, il terzo articolo prevede l’istituzione di una commissione laica per il controllo dell’esercizio gestito da “Acquedotto SCPA”, il quale avrebbe applicato aumenti unilaterali e ingiustificati.
È proprio l’art. tre che sta scatenando l’ira dei buoni, i costi del prezioso liquido sarebbero stati quasi raddoppiati negli ultimi tempi contribuendo all’impoverimento di alcune famiglie già provate dalla crisi, l’aumento dei costi sarebbe scattato all’insaputa degli organi comunali o addirittura con l’avallo o dell’inefficienza del rappresentante del comune che siede nel Cda dell’Ente gestore del prezioso liquido, sebbene il comune detiene la partecipazione del 2% delle azioni, pare sia stato escluso dalla decisione che riguarda oneri a carico dei suoi cittadini, e questo è grave.
L’Articolo n° 1 riguarda l’approvazione del bilancio anno 2015, il secondo art. riguarda la modifica dell’art. 16, ovvero, la concessione del patrocinio comunale e il riconoscimento del non dovuto tributo dell’occupazione suolo pubblico durante lo svolgimento di manifestazioni senza scopo di lucro, il terzo articolo prevede l’istituzione di una commissione laica per il controllo dell’esercizio gestito da “Acquedotto SCPA”, il quale avrebbe applicato aumenti unilaterali e ingiustificati.
È proprio l’art. tre che sta scatenando l’ira dei buoni, i costi del prezioso liquido sarebbero stati quasi raddoppiati negli ultimi tempi contribuendo all’impoverimento di alcune famiglie già provate dalla crisi, l’aumento dei costi sarebbe scattato all’insaputa degli organi comunali o addirittura con l’avallo o dell’inefficienza del rappresentante del comune che siede nel Cda dell’Ente gestore del prezioso liquido, sebbene il comune detiene la partecipazione del 2% delle azioni, pare sia stato escluso dalla decisione che riguarda oneri a carico dei suoi cittadini, e questo è grave.
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