Ormai e diventato tutto ripetitivo, pure il rituale battibecco tra i due sindaci è diventato ammosciante, tanto che il pubblico ormai ha deciso di disertare l’aula.
I lavori dell’ultimo consiglio si sono svolti alla presenza di una sparuto pubblico composto da meno di venti cittadini, i quali, hanno resistito alle prime scaramucce fino a quando e iniziato il solito scontro prevalentemente tra i due sindaci infastidendo i presenti, tanto che lentamente la gradonata si è sfoltita per abbandono dell’aula fino a ridursi a sette otto cittadini, segno inequivocabile della disaffezione politica ma ancor più grave la disaffezione anche da quelli che rappresentano i propri interessi di cittadini.
In verità, quello che si presentava come un oggetto di forte scontro politico ha trovato sì dei punti di disaccordo evidenziati e controbattuti dai consiglieri Di Domenico, Apostoli, Cacciapuoti, e Licciardiello, però senza grande entusiasmo, mostrando un senso di remissività, coscienti di combattere una guerra persa in partenza data la superiorità numerica dell’avversario politico, la relazione chiarificatrice del sindaco riguardo all’approvazione del Bilancio di previsione anni 2016/2018, pure se è reale, non ha convinto l’opposizione..
Bisogna anche ammettere che governare oggi non è più come cinque o sei anni fa, le risorse finanziarie per portare avanti la vita sociale della comunità, si devono obbligatoriamente trovare nell’ambito della stessa società che si governa, quali potrebbero essere le migliorie, ogni cittadino avrebbe la sua ricetta in merito, ma dobbiamo attendere le elezioni del 2018 per vedere l’alternativa politica nel governo dell’Italia come nei comuni, e chissà!!!!!.
I lavori dell’ultimo consiglio si sono svolti alla presenza di una sparuto pubblico composto da meno di venti cittadini, i quali, hanno resistito alle prime scaramucce fino a quando e iniziato il solito scontro prevalentemente tra i due sindaci infastidendo i presenti, tanto che lentamente la gradonata si è sfoltita per abbandono dell’aula fino a ridursi a sette otto cittadini, segno inequivocabile della disaffezione politica ma ancor più grave la disaffezione anche da quelli che rappresentano i propri interessi di cittadini.
In verità, quello che si presentava come un oggetto di forte scontro politico ha trovato sì dei punti di disaccordo evidenziati e controbattuti dai consiglieri Di Domenico, Apostoli, Cacciapuoti, e Licciardiello, però senza grande entusiasmo, mostrando un senso di remissività, coscienti di combattere una guerra persa in partenza data la superiorità numerica dell’avversario politico, la relazione chiarificatrice del sindaco riguardo all’approvazione del Bilancio di previsione anni 2016/2018, pure se è reale, non ha convinto l’opposizione..
Bisogna anche ammettere che governare oggi non è più come cinque o sei anni fa, le risorse finanziarie per portare avanti la vita sociale della comunità, si devono obbligatoriamente trovare nell’ambito della stessa società che si governa, quali potrebbero essere le migliorie, ogni cittadino avrebbe la sua ricetta in merito, ma dobbiamo attendere le elezioni del 2018 per vedere l’alternativa politica nel governo dell’Italia come nei comuni, e chissà!!!!!.
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