L’amministrazione ha inventato il segnale antiprostituzione nella speranza di allontanare le lucciole, ma somiglia tanto a un palliativo essendo già un'attività vietata dalla legge.
La città di Torre Annunziata si ribella alla prostituzione e s’inventa il singolare cartello stradale con la donna appoggiata al lampione, posa abbastanza classica ed eloquente, la domanda è «Sarà efficace?» tutti sanno che quest’attività è gestita dalle mafie che riesce a trovare sempre il ricambio allettante e appetibile, ma l’elemento forse più scoraggiante per il mercato del sesso e quello che da un pò di tempo si sta adottando nella zona della Domiziana con le sanzioni ai frequentatori.
La legge di mercato ci ha insegnato che all’offerta corrisponde la domanda, quando questi due fattori non sono abbinati, uno dei due è costretto a soccombere, vale a dire che se le nostre strade sono piene di belle ragazze, quasi tutte provenienti dall’Est, è perché trova una domanda molto forte, quindi per scoraggiare il fenomeno è necessario colpire i frequentatori con multe salate, in modo che quando arrivano le sanzioni a casa, le buscano anche dai loro familiari, questo forse è un buon deterrente.
Il mestiere della prostituzione è nato subito dopo la creazione dell’uomo, ma fin quando esso era esercitato dal soggetto singolo, poteva anche nascondersi dietro un bisogno, una necessità, ma da quando è finito nella rete camorristica e mafiosa rappresenta un forte foraggiamento per le casse mafiose al punto di costringere ragazzine ancora minorenni a prostituirsi con l’inganno, con le minacce, o con altri mezzi, ultimamente stanno invadendo anche i centri dei piccoli comuni creando oscenità e degrado, un’azione deterrente e quanto mai necessaria.
Il fenomeno sta diventando molto invadente anche nella città di Qualiano, fino a qualche anno fa esso era presente solo sulla circumvallazione, ma da un poco di tempo, si sta diffondendo prepotentemente anche nel centro della città, ormai si è capito che la troppa indulgenza delle leggi e lo scarso controllo, possono essere solo sostituiti dalle sanzioni ai frequentatori.
La città di Torre Annunziata si ribella alla prostituzione e s’inventa il singolare cartello stradale con la donna appoggiata al lampione, posa abbastanza classica ed eloquente, la domanda è «Sarà efficace?» tutti sanno che quest’attività è gestita dalle mafie che riesce a trovare sempre il ricambio allettante e appetibile, ma l’elemento forse più scoraggiante per il mercato del sesso e quello che da un pò di tempo si sta adottando nella zona della Domiziana con le sanzioni ai frequentatori.
La legge di mercato ci ha insegnato che all’offerta corrisponde la domanda, quando questi due fattori non sono abbinati, uno dei due è costretto a soccombere, vale a dire che se le nostre strade sono piene di belle ragazze, quasi tutte provenienti dall’Est, è perché trova una domanda molto forte, quindi per scoraggiare il fenomeno è necessario colpire i frequentatori con multe salate, in modo che quando arrivano le sanzioni a casa, le buscano anche dai loro familiari, questo forse è un buon deterrente.
Il mestiere della prostituzione è nato subito dopo la creazione dell’uomo, ma fin quando esso era esercitato dal soggetto singolo, poteva anche nascondersi dietro un bisogno, una necessità, ma da quando è finito nella rete camorristica e mafiosa rappresenta un forte foraggiamento per le casse mafiose al punto di costringere ragazzine ancora minorenni a prostituirsi con l’inganno, con le minacce, o con altri mezzi, ultimamente stanno invadendo anche i centri dei piccoli comuni creando oscenità e degrado, un’azione deterrente e quanto mai necessaria.
Il fenomeno sta diventando molto invadente anche nella città di Qualiano, fino a qualche anno fa esso era presente solo sulla circumvallazione, ma da un poco di tempo, si sta diffondendo prepotentemente anche nel centro della città, ormai si è capito che la troppa indulgenza delle leggi e lo scarso controllo, possono essere solo sostituiti dalle sanzioni ai frequentatori.
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