La voragine ai Colli Aminei fu provocata probabilmente per la rottura di una condotta idrica o per la rottura della fogna, adesso il Comune impone i lavori a spese dei proprietari.
La voragine si aprì in via Nicolardi, la sera del 25 dicembre del 2015, gli abitanti del palazzo vengono sfollati perché l'edificio, a causa del cedimento, ha subìto danni strutturali il Comune è pronto ad offrire ospitalità, i lavori vengono avviati subito, comincia il rimballo delle responsabilità tra l'azienda dell'acqua e i lavori della Metropolitana, comunque si tratta di due aziende del Comune, dopo il rientro in casa i proprietari temono il peggio a causa di lesioni nelle struttura portanti.
Prima che i proprietari possano avanzare proposte o richieste, Palazzo San Giacomo passa all'attacco e spedisce la bellezza di sessantuno ordinanze con le quali impone le ristrutturazioni necessarie perché qualcuno potrebbe farsi male, per fare ciò deve procurarsi le autorizzazioni necessarie, poi far eseguire i lavori e infine presentare una perizia che confermi la corretta esecuzione e sollevando il Comune da ogni eventuale danno causati a terzi, tutto a spese dei singoli proprietari.
L’Ordinanza prevede penalità e tempi certi a pena di denunce penali, l'ordinanza sembra più una beffa che il rispetto di una legge, lo stesso sindaco ha fatto dietro front, prima ammetteva colpe degli enti quando i suoi concittadini furano sfrattati, e adesso passa la palla ai proprietari, ma questo lo stabilirà un giudice, nel frattempo di fronte a un giudice potrebbe finirci chi si ritrova con la casa mezza distrutta per colpa della voragine, a Napoli c'è un modo per spiegare certe cose: cornuto e mazziato.
La voragine si aprì in via Nicolardi, la sera del 25 dicembre del 2015, gli abitanti del palazzo vengono sfollati perché l'edificio, a causa del cedimento, ha subìto danni strutturali il Comune è pronto ad offrire ospitalità, i lavori vengono avviati subito, comincia il rimballo delle responsabilità tra l'azienda dell'acqua e i lavori della Metropolitana, comunque si tratta di due aziende del Comune, dopo il rientro in casa i proprietari temono il peggio a causa di lesioni nelle struttura portanti.
Prima che i proprietari possano avanzare proposte o richieste, Palazzo San Giacomo passa all'attacco e spedisce la bellezza di sessantuno ordinanze con le quali impone le ristrutturazioni necessarie perché qualcuno potrebbe farsi male, per fare ciò deve procurarsi le autorizzazioni necessarie, poi far eseguire i lavori e infine presentare una perizia che confermi la corretta esecuzione e sollevando il Comune da ogni eventuale danno causati a terzi, tutto a spese dei singoli proprietari.
L’Ordinanza prevede penalità e tempi certi a pena di denunce penali, l'ordinanza sembra più una beffa che il rispetto di una legge, lo stesso sindaco ha fatto dietro front, prima ammetteva colpe degli enti quando i suoi concittadini furano sfrattati, e adesso passa la palla ai proprietari, ma questo lo stabilirà un giudice, nel frattempo di fronte a un giudice potrebbe finirci chi si ritrova con la casa mezza distrutta per colpa della voragine, a Napoli c'è un modo per spiegare certe cose: cornuto e mazziato.
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