Trasferimenti incondizionati a pena
di licenziamenti notificati in questi giorni a 25 lavoratori del cento Città
Mercato Auchan di Mugnano, il motivo, compensare i vuoti al Nord.
Secondo la
direzione della catena Auchan ci sarebbe bisogno di riempire i vuoti lasciati
dai dipendenti delle sedi di Milano, Brescia, Mestre, Roma, che sono andati in
pensione o che hanno aderito alla formula della pensione anticipata, una brutta
mazzata per i 25 dipendenti che hanno già ricevuto, o stanno ricevendo il
benservito dalla Multinazionale, per i destinatari del provvedimento che si
riallaccia all’accordo del 6 luglio scorso siglato con le OOSS sarebbe
solamente un licenziamento mascherato sotto forma delle esigenze produttive.
Il piano di
ristrutturazione aziendale dell’Auchan presentato ai sindacati il 6 luglio
scorso, prevedeva lo sfoltimento dell’organico delle risorse umane di 1426
unità produttive distribuiti nei vari centri commerciali presenti sul
territorio nazionale allo scopo di bilanciare costi e ricavi nel comparto
presente sul territorio italiano, e questi trasferimenti al Nord
costituirebbero la messa in atto della parte conclusiva di esso.
Adesso la
scelta ai trasferiti, l’alternativa è: accettare lo spostamento al Nord con le
stesse condizioni contrattuali ma penalizzati dell’aumento delle spese
necessarie e improcrastinabili dovute al vitto, alloggio, e viaggi, oppure
licenziarsi che andrebbe a fagiolo con le decisioni dei vertici dell’azienda e
accettando i relativi incentivi che lo Stato offre per queste occasioni,
d’altronde le nuove norme danno più spazio alle dirigenze delle aziende che
possono occultare lo sfoltimento per salvare il resto dei posti di lavoro
prendendo due piccioni con una sola fava, ridurre i costi e cancellare dai
libri paga, qualche mela marcia.
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