venerdì 26 maggio 2017

Politica, finalmente s’inizia a rispettare il popolo italiano.

Equità pensionistica, il sistema contributivo per tutti anche per i politici finora intoccabili, per il momento, è quanto contenuto nel ddl all'approvazione delle camere che uniformerà anche il sistema pensionistico dei parlamentari.

Il testo base, che ricalca la proposta che da anni è diventato il cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle, finalmente ha avviato il suo iter parlamentare, la commissione Affari costituzionali della Camera ha terminato l'esame di tutti gli emendamenti, approvando una manciata di modifiche tra cui, il ddl che abolisce i vitalizi dei parlamentari, il testo prevede che per tutti gli eletti, anche per gli ex parlamentari, l'assegno previdenziale sia calcolato con il sistema contributivo.

Martedì prossimo, dopo i pareri espressi dalle altre commissioni, il testo integrale sarà presentato in Aula, la sua approvazione costituirà una riforma epocale per il sistema politico, infatti, con la sua approvazione saranno applicate ai politici le stesse regole che adesso sono applicate al popolo, grande soddisfazione per il Movimento 5 stelle che dopo tante battaglie vede la concreta realizzazione di una parte della giustizia sociale tanto invocata.

L'approdo in Aula del ddl sul taglio dei vitalizi è una nostra vittoria, è quanto affermano in una nota i deputati M5S della commissione Affari costituzionali, che aggiungono: «Se ci fosse una reale volontà, il provvedimento potrebbe diventare legge in due settimane, così com’è accaduto quando si è trattato di approvare la scellerata legge Boccadutri sul finanziamento ai partiti», quando c'è una chiara intenzione politica dietro le dichiarazioni di facciata, le cose si fanno in fretta.

I pentastellati sono disposti a votare a favore della proposta Richetti per l'abolizione dei vitalizi come pure Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, che ha espresso la sua disponibilità sulla sua pagina Facebook, dunque, l’Italia sembra stia muovendo i primi passi dell’equità sociale dove tutti devono avere gli stessi diritti e pagare le stesse tasse per il sostentamento dello Stato.

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