La voragine di Fukuoka di grandi dimensioni è stata riempita e ripristinata in 48 ore, quella di via De Gasperi chissà quando sarà tappata o almeno messa in reale sicurezza.
Una gigantesca voragine di 6.200 metri cubi, si è aperta in una strada di forte scorrimento nella città giapponese di Fukuoka, come riportato dal quotidiano Il Mattino di Napoli, una settimana è bastata per ripristinare sia la viabilità, sia i sottoservizi interrotti, fogne, gas, corrente e telefonia compreso i semafori e la segnaletica, la città di Qualiano non pretende tanta tempestività, ben conoscendo la diversità delle norme e delle leggi che regolano il sol levante, ma qualcosa di più forse, si può fare.
A distanza di quindici mesi essa è ancora la, in bella mostra come un monumento all’oblio, per i residenti non è tanto un problema di viabilità in quanto questa è assicurata dalle arterie circostanti, ma, siccome la sua chiusura sembra essere ancora tanto lontana e tra pochi mesi con la Primavera inizieranno a sentirsi nuovamente i miasmi salire verso l’alto, sarebbe il caso di abbandonare i progetti megalattici e tappare il pozzo prima della prossima Estate.
Di sistemi che ne sono tanti a disposizione del Dirigente dell’Ufficio Tecnico, il quale, oltretutto non ha bisogno di consigli ma solo di direttive che gli indicano la volontà politica da perseguire, speriamo bene.
Una gigantesca voragine di 6.200 metri cubi, si è aperta in una strada di forte scorrimento nella città giapponese di Fukuoka, come riportato dal quotidiano Il Mattino di Napoli, una settimana è bastata per ripristinare sia la viabilità, sia i sottoservizi interrotti, fogne, gas, corrente e telefonia compreso i semafori e la segnaletica, la città di Qualiano non pretende tanta tempestività, ben conoscendo la diversità delle norme e delle leggi che regolano il sol levante, ma qualcosa di più forse, si può fare.
A distanza di quindici mesi essa è ancora la, in bella mostra come un monumento all’oblio, per i residenti non è tanto un problema di viabilità in quanto questa è assicurata dalle arterie circostanti, ma, siccome la sua chiusura sembra essere ancora tanto lontana e tra pochi mesi con la Primavera inizieranno a sentirsi nuovamente i miasmi salire verso l’alto, sarebbe il caso di abbandonare i progetti megalattici e tappare il pozzo prima della prossima Estate.
Di sistemi che ne sono tanti a disposizione del Dirigente dell’Ufficio Tecnico, il quale, oltretutto non ha bisogno di consigli ma solo di direttive che gli indicano la volontà politica da perseguire, speriamo bene.
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