mercoledì 15 aprile 2015

Giugliano, duro colpo al PD locale, indagato il candidato sindaco del Partito Democratico.

Giugliano, Piazza Annunziata, foto vinca
La forte battuta d’arresto arriva in prossimità delle elezioni regionali, il programma politico finora condiviso, fermo per una pausa di riflessione.
A Giugliano, il candidato sindaco della città che aveva vinto le primarie per la sua candidatura, è stato rinviato a giudizio, perché sarebbe implicato nell’inchiesta per la cattiva gestione dei fondi per espletare i corsi di formazione stanziati nel 2008, a finire nel registro degli indagati è stato Antonio Poziello, la decisione nei suoi confronti è stata ratificata dal gup di Napoli, Vittoria Foschini, ipotizzando l’accusa di associazione per delinquere.

Antonio Poziello, vincitore delle primarie del Pd per la carica di sindaco di Giugliano, è stato rinviato a giudizio dal gup di Napoli Vittoria Foschini nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dei corsi di formazione in Campania risalente al 2008, come si legge anche dal Mattino di Napoli, è stata fissata per il prossimo 15 maggio la prima udienza del processo, notizia appresa dai legali dello stesso Poziello che dovranno difenderlo anche dall’accusa di associazione per delinquere ipotizzata nei suoi confronti.

Secondo l’accusa, gli imputati nello scandalo avrebbero chiesto i finanziamenti per 200 milioni che si trasformò in un affidamento di venti milioni solamente, di qui l’inchiesta che vide coinvolti oltre ad Antonio Poziello, anche l’assessore regionale Corrado Gabriele in concorso con Poziello, e una rosa fitta di persone legate al progetto di formazione tra cui imprenditori e dirigenti sommati in trentuno nomi implicati in quella che si sarebbe dimostrata come truffa,

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