Lo scandalo dell’Asl di Benevento è un altro processo che si avvia verso la prescrizione per mancanza di tempo per il giudizio.
Alle dodici persone implicate nel primo filone d’indagini per lo scandalo dell’Asl di Benevento, dove fu indagata anche l’ex ministro Nunzia De Girolamo, se ne sono aggiunte altre, per tutti i reati contestati sono, abuso d'ufficio, truffa e turbativa di gara in concorso; e si allaccerebbero a mandati di pagamento per un totale di un milione e seicentomila euro che sarebbero stati pagati per prestazioni mai avvenute o eseguite solo in parte, come riportato dal quotidiano “Repubblica Napoli”.
Per gli indagati, colpevoli o innocenti, l’esito si saprà solo tra una decina di anni, quando ormai i reati commessi saranno prescritti, quando al danno si sarà aggiunta la beffa per gli italiani, nel frattempo se gli indagati fossero stati giudicati colpevoli, avrebbero avuto tutto il tempo e le possibilità di continuare la loro attività di ladrocinio, non è giusto neanche tenere queste persone in balia degli avversari politici solo per la lungaggine di un sistema giuridico da riformare con urgenza.
La riforma della giustizia è una delle prime che dovrebbe essere attuata visto i tempi necessari per portare a completamento un processo, oltre all’accatastamento dei faldoni in attesa di essere presi in considerazione per arrivare alla chiusura dei processi, l’attuale sistema giuridico si presterebbe quasi a essere interpretato come un modo di aiutare i malandrini e il ladrocinio in danno della collettività.
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