
È intollerabile che per colpa della burocrazia continuino a succedere tragedie che si possono evitare affrontando il problema risolvendolo, non come nel caso di Genova dove il torrente Bisagno è esondato perche i lavori per la messa in sicurezza degli argini programmati all’epoca del disastro del 2011, non sono mai stati eseguiti in seguito a un contenzioso con una ditta che all’epoca impugnò l’aggiudicazione della gara fermando la macchina della messa in sicurezza del torrente.

Purtroppo si aspetta sempre la disgrazia per intervenire e magari, facendo sciacallaggio politico, sfruttare l’occasione per mettersi in mostra e guadagnare consensi elettorali, oppure, cosa ancor più grave, cercare di gestire gli appalti per l’emergenza creandone un’altra ancora più grande, quella di aver elargito mazzette e fregature varie mentre la città ancora una volta si ritrova invasa da detriti fango e acqua da tutte le parti con danni incalcolabili per l’economia e per gli italiani.
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