mercoledì 30 novembre 2016

Caserta, a Villa Literno è stata abbandonata una neonata sul banco, tra la frutta.

Una neonata di appena due giorni di vita abbandonata dalla madre forse di origini rumene, la madre, è al momento sconosciuta, la piccolina sta bene.

Una bambina, con appena due giorni di vita è stata abbandonata alle prime luci dell’alba su un banco di frutta avvolta in una coperta, il gestore della frutteria villa liternese, appena si è reso conto del contenuto della coperta, ha immediatamente allertato i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe i quali hanno provveduto a trasportarla presso e Clinica Pineta Grande di Castel Volturno dove i sanitari hanno provveduto ai primi accertamenti assicurandosi delle condizioni di salute della piccolina, come riportato dal Mattino di Napoli.

La neonata, a prima vista sembrerebbe di origini rumene, come approssimativamente riscontrato dai sanitari e dai carabinieri, nonostante il freddo intenso di questi giorni la neonata sta bene e non sarebbe in pericolo di vita, i carabinieri stanno indagando per cercare la puerpera che dovrebbe dimorare poco lontano dal posto del ritrovamento.

martedì 29 novembre 2016

“DRAGONETTO” QUALIANO, PARTITI I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA

L’intervento a totale carico della Città Metropolitana, riguarda infissi, pensiline, tinteggiature ed altro. Il consigliere metropolitano Marrazzo: “Al primo posto la sicurezza degli studenti”

Sono partiti ieri i lavori di messa in sicurezza del “Dragonetto”, la sede dell’IPIA Marconi di Qualiano, che sarà oggetto di un intervento di “ammodernamento e ristrutturazione”, che si completerà per Natale.

La Città Metropolitana, grazie al lavoro del consigliere Domenico Marrazzo, ha stanziato 80mila euro per coprire l’intervento, che una volta terminato, renderà la struttura più sicura e più corrispondente alle esigenze degli studenti e del corpo insegnante, che ogni giorno frequenta quel plesso.

“Al primo posto c’è sempre la sicurezza  dei nostri ragazzi, che devono poter frequentare scuole sicure, o più sicure.- sottolinea il consigliere metropolitano Domenico Marrazzo- Questo intervento è quello che viene definito in gergo “intervento aperto”, vale a dire che verrà realizzato ciò che è più necessario ed i lavori  termineranno prima di Natale”.

Oltre a tinteggiare le aule, con gli 80 mila euro vi saranno realizzati vari adeguamenti di sicurezza tra cui: una scaletta per permettere un accesso facilitato ai bagni, alcuni infissi, verrà messo del polistirolo per il cappotto termico, una uscita di sicurezza, e 100 metri di pensilina che andranno a coprire il porticato al pian terreno della struttura, mentre una parte verrà installata all’ingresso del “Dragonetto”, per consentire agli studenti di sostare prima o dopo le lezioni in caso di pioggia.
Un altro importante risvolto nell'ambito delle infrastrutture scolastiche, per la città di Qualiano, che cresce in offerta “sicurezza” e cultura per la nuova generazione.

“Ringrazio il consigliere Marrazzo, per l’attenzione sempre elevata al nostro territorio.- ricorda il sindaco De Luca- Il “Dragonetto”, in particolare è un polo di eccellenza, i ragazzi che lo frequentano sono conosciuti in tutta Italia per l’originalità delle loro creazioni di moda. E’ un impegno per la politica garantire loro ambienti idonei ed adatti a fortificare la creatività”.

Qualiano, nuovo Consiglio Comunale indetto per il giorno 30 novembre.

Nel corso dei lavori della consiliatura, i cittadini avranno l’occasione di accertarsi se le notti passate hanno portato consiglio al nostro parlamentino.

L’Ultima riunione del Consiglio Comunale, come molti cittadini ricorderanno, andò tanto male che di peggio non si poteva, le discussioni si inasprirono fino a rasentare la rissa, quest’altra riunione di consiglio è stata indetta allo scopo di portare a completamento l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio, poltrona liberatasi in seguito alle dimissioni dell’ex Presidente Raffaele De Leonardis che per più di tre anni ha condotto in modo encomiabile ed inneccepibile il suo mandato.

La politica cittadina, è inutile negarlo, è messa male, se in questo ridotto periodo di tempo intercorso tra i due consigli le parti hanno avuto modo di relazionarsi e trovare qualche accordo per proseguire, bene, altrimenti si arriverebbe a un vero disastro politico in quanto, potrebbe essere bocciata l’elezione del vice Presidente Salvatore Apostoli, e in modo automatico si arriverebbe alla fine dell’Amministrazione De Luca per la mancanza della maggioranza in consiglio.

Se come si è professato in tante occasioni da ambo i lati, si vuole fare solo il bene del popolo qualianese, è venuto il momento di dimostrarlo trovando una via comune per arrivare alla fine della legislatura ed evitare il commissariamento che sotto tanti aspetti, potrebbe penalizzare la cittadinanza, se sono rose fioriranno, assistendo allo svolgimento del prossimo consiglio comunale la città avrà modo di sincerarsene traendone le giuste conclusioni positive o negative che siano, oppure continuare a dire «Questa non è politica, la vera politica è finita».

lunedì 28 novembre 2016

Qualiano, la nostra città varca i confini campani e entra nelle case d’Italia.

Il motivo dello scoop è poco lusinghiero, la città diventa famosa per l’inefficienza operata con la voragine di Via De Gasperi, altro che Striscia la notizia, qui ci vorrebbero i giapponesi.

Grande scalpore ha destato questa mattina la troupe di Striscia la notizia con un Luca Abete in gran forma pronto a calcare la mano, attorniato dai consiglieri di opposizione nella politica cittadina che hanno fatto ricorso all’ultima spiaggia pur di arrivare alla soluzione finale di quella che rappresenta la vergogna della città, che a distanza di circa un anno e mezzo è ancora la, più pericolosa e maleodorante che mai.

La città, e l’opposizione politica, non ci stanno a una soluzione tampone, con la posa in opera di un tappo provvisorio e una viabilità penalizzata costretta a camminare con la stampella, i consiglieri d’opposizione in tante occasioni, nei vari C. C.,  hanno chiesto di individuare un professionista in grado di relazionare seriamente le vere cause scatenanti che hanno portato al crollo e al perdurare della situazione nella quale si trova la città, indubbiamente per colpe non sue, ma richieste cadute nel vuoto.

La velocità con la quale sono stati eseguiti i lavori di ripristino dei sottoservizi (Acqua, fogna, elettricità ) hanno favorito il mancato accertamento delle cause che hanno prodotto il crollo senza poter verificare, anche in corso d’opera sebbene ce ne fossero le possiilità, le cause riconducibili a chi dover addossare le responabilità e l’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, di chi è la responsabilità, di Acquedotto Scpa in qualità di ente gestore, o del Comune di Qualiano, al momento non si sa.

L’unica cosa certa è che grazie a Strisca la Notizia, adesso siamo sulla bocca di tutti, qualunque cittadino italiano simboleggierà l’inefficienza, con la voragine qualianese, il tutto ben condito dalla colorita e sbraitante relazione di una signora, forse messa li da qualcuno apposta per offendere ,Napoli-Qualiano e il suo popolo, l’unica nota positiva potrebbe essere che la spallata data da Striscia, riesca a smuovere le grandi istituzioni ad aiutare Qualiano e risolvere il grande problema della voragine qualianese in modo defrinitivo, e non mettendo la pezza.

Napoli, le tre gallerie napoletane dichiarate (non a norma), e quindi, fuorilegge.

Sarebbero inesistenti le certificazioni antincendio, inoltre in alcuni giorni di grande traffico, lo smog si potrebbe tagliare con la lama di un coltello.
Le tre gallerie stradali di Napoli, adesso risulterebbero fuorilegge, non sarebbe mai stata certificata la prevenzione incendi, e i vigili del fuoco hanno inoltrato la richiesta per un adeguamento urgente alle norme al Comune di Napoli e, per conoscenza, al Prefetto, al Ministero dei Trasporti, alle associazioni di cittadini che si sono fatte parte attiva nella vicenda, e anche alla Procura della Repubblica perché la legge impone ai vigili del fuoco «di riferire al pubblico ministero la notizia di reato inerente alla contravvenzione.

Le associazioni che si battono per i diritti dei cittadini, hanno fatto dell’adeguamento della Galleria Vittoria una delle battaglie fondamentali, subissando di richieste di interventi a tutte le autorità possibili, di intervenire per la vivibilità delle gallerie, la battaglia è concentrata principalmente sui fumi che si concentrano all’interno del tunnel, ma ci sono anche richieste circostanziate sulla segnaletica, sulla visibilità interna, sulla manutenzione e, appunto, sulla prevenzione degli incendi.

Dopo anni di richieste, venerdì sera è arrivata la prima risposta utile che è quella dei vigili del fuoco i quali, per quanto compete le loro specifiche responsabilità, dopo una scadenza ufficiale che era quella del 7 ottobre scorso, data in cui tutte le gallerie più importanti d’Europa avrebbero dovuto adeguarsi a una stringente normativa antincendio, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.

È bene chiarire anche che le gallerie stradali napoletane non avevano l’obbligo di adeguarsi, ma si è scoperto che per nessuno dei tre tunnel di Napoli (la galleria Vittoria, la Laziale che unisce Fuorigrotta a piazza Sannazzaro e la Quattro Giornate che collega Piedigrotta a Fuorigrotta) era stata presentata la necessaria documentazione per la prevenzione degli incendi.

domenica 27 novembre 2016

Caserta, le gestioni politiche del casertano, sembrano essere tutte inquinate.

Secondo i pm i messaggi non sarebbero più affidati ai pizzini ma alle pen drive, la loro versatilità si presterebbe meglio al passaggio di ordini e affidamenti.

I pm, coordinati dal procuratore Maria Antonietta Troncone, nei giorni scorsi, hanno ordinato il sequestro di una dozzina di computer dagli uffici di sindaci e dirigenti comunali dell’Alto Casertano, gli inquirenti sospettano che adesso le informazione malavitose e affaristiche viaggiano attraverso i computer, con l’ausilio delle pen drive.

Il sospetto che avrebbero favorito la società “Termotetti” per una serie di affidamenti per un complessivo importo di circa 700mila euro di commesse frazionate in importi nascosti dalla somma urgenza ma che in effetti con questo sistema avrebbero permesso al sodalizio di favorire la Termotetti riuscendo a eludere le norme e importi che giustificherebbero i tanti affidamenti dei lavori nel ramo edile e dell’ambiente.

I comuni attenzionati sarebbero quelli di Riardo, Caianello, Giano Vetusto, Gioia Sannitica, Galluccio e San Gregorio Matese, dove le persone coinvolte potrebbero essersi passate notizie, informazioni e affidamenti bypassando l’obbligo delle gare di evidenza pubblica, per almeno tre anni sarebbe stato questo il canale di transito delle decisioni e affidi, transitate attraverso una serie di penne drive usb.

Su quei supporti, sospettano i pm, venivano caricati i file che servivano per mettere insieme i dati utili a rendere «sicure» le procedure per le somme urgenze.

sabato 26 novembre 2016

Qualiano, quello attuale, è un momento infelice per la nostra politica.

Si va avanti a colpi di botte e risposte tra i consiglieri di opposizione e la dirigenza della maggioranza dell’Assise politica nostrana.

Da un lato i manifesti dell'opposizione che chiedono le dimissioni del sindaco per andare a nuove elezioni, e dall’altra parte, tramite comunicato stampa, si informa la cittadinanza che all’inizio dell’anno prossimo si apriranno i cantieri per la riqualificazione del centro storico e delle periferie per un importo totale di 4,3 milioni di euro che sarebbero già stati stanziati a copertura dei progetti presentati e approvati che potrebbero portare sul piedistallo sia il centro storico, sia le periferie.

La cantierazione del cenro storico e delle perifere Ovest della città, potrebbe essere il punto d’incontro tra le due fazioni politiche, in quanto, la riqualificazione del centro storico, da anni rappresenta la rivendicazione dei consiglieri di minoranza, dopo tutto, almeno nelle intenzioni dell’Amministrazione la riqualificazione del centro storico cittadino era già stato annunciato con la volontà d’esproprio della porzione di fabbricato di Via Camaldoli per farne un parcheggio che avrebbe favorito l’eventuale sviluppo commerciale del rione denominato “Vascio e pputeche”

Signori politici amministratori, e signori politici sentinelle della città, forse, è veramente arrivato il momento di sedervi a un tavolo armati di buone intenzioni abbandonando per un poco le velleità, i vecchi rancori, le discussioni sterili, e quant’altro di negativo ci sia, per cercare di portare in porto una nave in avaria cercando insieme di tappare le falle e di riportarla dritta, cercando di fare il bene della collettività che si aspetterebbe una buona politica al posto dei veleni che penalizzano fortemente la vita politica,economica e sociale della città.

Per arrivare a un punto positivo, basterebbe che l’opposizione si sincerasse della veridicità di quanto pubblicato attraverso il comunicato stampa, se questo rispondesse al vero, 4.3 milioni di lavori potrebbero costituire la salvezza economica dell’imprenditoria e del commercio qualianese, e solo se ciò non rispondesse a verità i membri di opposizione sarebbero appoggiati dalla cittadinanza nella guerra al sindaco che con queste affermazioni avrebbe ingannato i suoi cittadini, i suoi amici e i suoi elettori che ne trarrebbero le loro conclusioni per il futuro, al momento, un poco di buon senso sarebbe necessario.

PERIFERIA E CENTRO STORICO DI QUALIANO, OK AI PROGETTI PER 4,3 MILIONI DI EURO

I lavori prevedono seri interventi strutturali con il rifacimento di fogne, illuminazione, marciapiedi e piazze. Il sindaco De Luca: “Arriva anche al capolinea un percorso iniziato nel 2007 e mai completato per disaccordi politici. 

Siamo abituati a portare a termine quello che programmiamo”


Una vera rivoluzione strutturale investirà la citta di Qualiano il prossimo anno, quando verranno cantierate tutte le opere pubbliche programmate dall’amministrazione De Luca, per un valore di circa 4.3 milioni euro. Gli interventi interesseranno sia il centro storico che la periferia di Qualiano, perché “il paese è uno solo”, come usa dire il Primo Cittadino.

La Delibera di G.M. N.256, approva il progetto definitivo, per la realizzazione di due invasi spaziali, per un importo di euro 485.094,88. Nel centro storico verrà quindi riadeguata piazza D’Annunzio, che avrà anche un arredo urbano con panchine e fontana, mentre un’altra piazza-parcheggio sorgerà in via Camaldoli.

“Questi progetti mirano a far fare al centro storico un salto in avanti, strappandolo al ghetto in cui si è trasformato in questi anni.- afferma il sindaco Ludovico De Luca- Cerchiamo di offrire servizi a coloro, che frequentano la parrocchia Santo Stefano ed anche alle attività commerciali, che insistono nella zona, che, senza parcheggi, soffrono più degli altri il mancato flusso di clienti, che preferiscono negozi dove si può sostare senza impedire il transito alle vetture.”

Un altro progetto approvato prevede  interventi su diverse strade sempre del centro storico, che, al momento, riversano in condizioni fatiscenti e dove, per anni, non si è mai fatto niente altro, oltre tappare qualche buca.

“Mettiamo mano al sistema fognario e in alcune tratti di strada, anche ai marciapiedi perché la gente deve camminare in sicurezza.- sottolinea l’assessore Davide Morgera- Non è possibile che nel centro storico, in particolare i bambini o le mamme con i carrozzini,  debbano camminare, in mezzo alla strada perché non vi sono i marciapiedi. Mentre c’è chi parla inutilmente, noi riusciremo a trasformare la nostra città, lavoriamo ogni giorno per questo”.

Saranno oggetto dell’intervento di riqualificazione, con la ripavimentazione stradale, la rete fognaria, la pubblica illuminazione ed in alcuni tratti anche i marciapiedi via colonnello Davide Morgera, via Camaldoli, via Cavour ed altri vicoletti del centro storico, per il quale, però, vi sono anche altri progetti strutturali  di riconversione, che renderanno il cuore antico di Qualiano un vero e proprio centro storico con caratteristiche  tipiche dei centri storici. I lavori inizieranno all’anno nuovo.

“Ma l’attenzione non è solo al centro di Qualiano, il nostro paese è uno solo, non vi sono zone di seria A e serie B, non esiste il “salotto buono”.- ricorda il sindaco De Luca-Abbiamo approvato il progetto definitivo per la riqualificazione della zona a ridosso della Circumvallazione Esterna e della zona di via Maioni, come è giusto che fosse visto che i residenti di quella zona sono coloro, che hanno vissuto i maggiori disagi per cava Riconta.”

I progetti approvati per un importo di euro 3.831.895,70, sono, infatti, coperti con 3,3 milioni di euro derivanti dai fondi del ristoro ambientale ottenuto dal sindaco Pasquale Galdiero, per i disagi che cava Riconta, provocava al territorio ed ai cittadini di Qualiano, pur essendo geograficamente entro i confini di Villaricca. Da allora, il progetto definitivo non è mai arrivato in porto, per “diversità di vedute” dei politici in carica i quali avevano previsto interventi lontano dalla zona oggetto del disagio.

Collettori fognari, per le acque bianche e le nere, regimentazione delle acque piovane, pubblica illuminazione, allargamento corsie e pavimentazione interesseranno la cosiddetta zona di via Maioni, via Sambuco e diverse traverse collaterali che confluiscono su via Ripuaria, individuate a seguito di diverse verifiche e sopralluoghi sul posto effettuati dall’assessore ai Lavori Pubblici e dal consigliere comunale Pasquale Liccardo.

Il cronoprogramma prevede che, nel corso del prossimo anno, tutti i progetti approvati andranno a gara e cantierati. “Creiamo lavoro e trasformiamo la nostra città. Non credo che sia buon amministrare, impiegare 10 anni, per completare un progetto. Noi siamo abituati a portare a termine quello che programmiamo”, conclude con orgoglio il Primo Cittadino di Qualiano.

Analisi della vita sociale infettata dalla camorra, altro saggio del nostro amico R. ABEILS.

Le miserie della camorra. 


Quanto vale la vita umana, la serietà, l’onestà delle persone, la correttezza sociale, per la cancrena camorristica, questi valori sono uguali a zero.

Una collana di perle, prima di liquefarsi nel fuoco di un'auto in fiamme, balenò il viso sofferente di una donna che stava bruciando viva, per una questione di spartizione territoriale fra due bande rivali. Ahi l'amore..! Si era messa con il perdente della faida.

In un altro posto, un giovane pizzaiolo, chinatosi appena un po' per porgere il conto, ebbe come mancia un proiettile nel cervello, che gli spaccò il cranio e, la materia grigia, esplosa come un fuoco di artificio,  coprì la nota del ristorante pari ad euro 54,oo servizio e coperto compresi. Fu questione d'onore fra chi doveva pagare per primo il conto.

Camminavamo molto in quei giorni. Un fumo denso, diabolico, nero come la peste nera, anelava ad arrivare nel cielo azzurro per confondersi, per rendersi invisibile, per scomparire. Un bambino da poco staccatosi dalla televisione.-Rai Yo Yo, Cartoonito, Peppa Pig -.annaspava nel denso fumo, trascinato dalle spire velenose verso un infinito azzurro, riparatore delle miserie umane.

Un giovane onesto, bello, leale, ebbe l'ardire di guardare dritto negli occhi, altri occhi: ma questi erano torvi, senza luce, disperati. Quella luce pulita non fu compresa. Era, per l'altro, un affronto, e il giovane candido fu messo a morte dal  prigioniero dei riti criminali.

Si cammina spesso a piedi dalle nostre parti, anche oggi. Del mare si sentono i rumori, le onde levigano puntuti scogli per ammorbidirli “...ah...” disse  il vecchio seduto alla riva: - “potesse farlo anche per questa terra.”- Galleggia il corpo di un uomo incaprettato. Ha la pelle bianca ed il viso mangiato da pesci...-” Minimo sarà stato tre giorni nell'acqua- Il verbale è provvisorio, si attende la Scientifica”-.

Le nuvole sono bianche, il mare riflette i raggi del sole: sono come spicchi di argento galleggianti. Eppure non riesce a trasmettere serenità. Sembra quasi far intendere che quello che offre non deve essere goduto poiché la spina nel cuore libera la tragedia esistenziale. Alcune mele, scappate da una busta del supermercato, rotolano sui nostri piedi, sorpassano le scarpe, vanno via senza controllo. Il tiro incrociato di pistole fumanti hanno colpito la passante di turno. Le merendine da portare su ai figli, sono impresentabili. I pacchetti che racchiudono le golosità sono coperti da chiazze di sangue materno.

Più avanti c'è un ristorante. Il ristorante ha una piscina che s’illumina di sera: l'acqua diventa blu, rossa, verde. Civettuoli putti, adoranti la statua di una Venere ben disposta, coronano il prato illuminato dalle  luci cangianti. Sono là. Tutti: ebbri e divoranti. - “Quacche Prubblema?” La nostra lingua è composta da sedici consonanti e cinque vocali. Appena ventuno suoni. Ma, nell'infinita combinazione, sono veicoli di discorsi, considerazioni, opinioni, ragionamenti.

Loro, i divoranti, si esauriscono nell'uso monotono e ripetitivo di---”quacche prubblema?...” panacea del tutto, risolutori di problemi di qualsiasi genere. Chiedono cibo ai camerieri ”...Puorte chelle cà coste è 'cchiù...Tante ce bbasta n'asciute ah ah ah...” ridacchia tronfio una sagoma dal collo coperto da una catena d'oro, la cui medaglia porta scolpito il viso di una donna anziana, la madre forse, donna adorata quasi come una madonna! Si, è la madre.

Lo stesso volto è ripreso, tatuato sul braccio sinistro. “Uhè...amici miei....quacche prubblema?” Lo scagnozzo del boss ha urgenza di recupero crediti. Qualcuno dovrà pagare l'antipasto, il primo, l'assaggio di altri primi, il pesce i crostacei e lo “Sciampagno” ca' addà essere sciampagno 'taliano, sinnò nunne è 'bbuono”.

 Lo scagnozzo si avvicina al corpo morente di un mangiatore di droga, gli impone il saldo della partita. “Anche se muori, ci saranno altri clienti. Il mio mestiere è questo e non so fare altro. Sono un fallito. Fare il parassita è semplice: basta trovare  un'anima più debole della mia.” 

Continuiamo a camminare. Una densa gelatina scura invischia i nostri passi: sono rallentati da questa materia immonda. Poi ne siamo liberati: adesso insieme a noi camminano Virgilio, i filosofi greci, il Pantheon dell'Olimpo, gli imperatori romani, l'arte dei vasai e degli orefici, Federico II e Carlo d'Angiò, Carlo III di Borbone, la musica napoletana pari al Blues e alla Classica, le Chiese, l'arte presepiale, i siti archeologici, gli scugnizzi che liberarono la città. Le nostre radici sono elastiche, fanno schizzare in alto. Occorrono le radici per “VOLARE”. La camorra non ha, non avrà mai radici.

La camorra emana odore cattivo e questo scritto deve puzzare. I camorristi ne sono i portatori mefitici. I camorristi non hanno diritto di far parte della società. I camorristi sono gli elementi devianti e corrosivi dell'apparato morale ed economico. La manovalanza camorrista è stupida e, a sua volta prigioniera e schiava di una ristretta cerchia di boss.

Essi muoiono in cambio di oggetti griffati. Hanno una vita effimera come le libellule. Non hanno il cervello per riconsiderare la loro stessa esistenza. I camorristi sono delle palle di piombo al piedi di ognuno di noi.

Un giorno un vento benevole li spazzerà via. Un giorno si vedrà chiunque leggere un libro, ammirare l'arte e la musica, purgarsi dalle scorie devianti. Adesso occorre sbeffeggiarli, ridere della loro ridicola esistenza. Una Pernacchia come coro universale e condiviso e, come una volta si diceva “Una risata vi seppelirà”.

R. ABEILS

venerdì 25 novembre 2016

BIBLIOTECA COMUNALE QUALIANO, APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO

L’assessore Biancaccio: “E’ solo l’avvio di quella rivoluzione culturale, che abbiamo immaginato per Qualiano ed alla quale stiamo puntando dall’inizio del lavoro di questa Amministrazione”

“Qualiano, avrà una Biblioteca degna di questo nome e modernamente attrezzata, per rispondere alle nuove esigenze di studio e socializzazione.

Anche questo progetto è arrivato in porto ed a breve partiranno i lavori di adeguamento dei due piani della palazzina CROF, in cui rinascerà la nuova biblioteca”. Il sindaco Ludovico De Luca, commenta la delibera N°255 dello scorso 23 Novembre con la quale, la Giunta di Qualiano, per un importo di 41.490,82 euro, direttamente impegnati sul Bilancio comunale, ha approvato il progetto definitivo relativo ai lavori di adeguamento dei locali della biblioteca comunale, che necessita di tutti gli arredi utili a divenire una vera e propria biblioteca multimediale.

La Biblioteca comunale avrà a disposizione sia il primo piano che il pianterreno della palazzina del CROF. L’abbattimento delle barriere architettoniche, consentirà l’accesso anche ai diversamente abili ai quali sino ad ora, invece, è stato proibito arrivare al primo piano dell’attuale sede di via Roma.  Il primo piano della palazzina CROF, invece, avrà una caratteristica più “artistica” ed ospiterà una sala multimediale, una sala proiezione per incontri ed approfondimenti di tematiche di interesse comune ed una sala musica, per lo sviluppo delle arti e dei talenti artistici, che in città non mancano.

“E’ solo l’avvio di quella rivoluzione culturale, che abbiamo immaginato per Qualiano ed alla quale stiamo puntando dall’inizio del lavoro di questa Amministrazione.- sottolinea l’assessore alla Cultura, Valentina Biancaccio- Questo è un momento di grande importanza per tutti i giovani di Qualiano e per gli operatori culturali. Ridiamo alla comunità un luogo che per eccellenza è deputato alla crescita culturale e sociale oltre che allo scambio ed al confronto.

Le biblioteche da sempre sono centri culturali e di ritrovo in quanto offrono ai ragazzi, la possibilità di studiare insieme, conoscere nuove persone e quindi instaurare scambi culturali, ma anche emotivi.- e conclude- Anche Qualiano avrà una Biblioteca come merita e non un “buco”, come quella attuale. Sarà un piccolo gioiello e solo quando si crede nella cultura come riscatto, si investe in queste importanti strutture, che elevano il livello di confronto e di formazione intellettuale di una comunità”.

Per la prossima primavera, la nuova Biblioteca dovrebbe poter aprire le porte alla cittadinanza. Intanto archiviato questo primo percorso, l’Amministrazione già guarda alle strade, per attingere ai finanziamenti governativi ed europei destinati alla cultura libraria ed al miglioramento dell’offerta agli utenti.

STRADE QUALIANO, NUOVA RIQUALIFICAZIONE

Impegnati centomila euro per la ripavimentazione di alcune importanti vie cittadine. Approvati i progetti definitivi. 

Il sindaco De Luca: “Riusciremo a trasformare la nostra città, lavoriamo ogni giorno per questo”
La Giunta Municipale approva i progetti definitivi ed impegna circa centomila euro per la riqualificazione di alcune importanti strade cittadine. Il dettaglio nelle delibere 253 e 254, che precisano gli interventi da farsi su diverse strade che al momento riversano in condizioni fatiscenti e dove per anni non si è mai fatto altro, oltre tappare qualche buca.

“Mettiamo mano anche ad un altro gruppo di strade, per dare maggior decoro ad arterie che ogni giorno vengono attraversate da migliaia di persone e che versano in condizioni poco dignitose per un paese che si candida ad essere cittadina.- sottolinea il sindaco De Luca- Come amministrazione ci siamo messi al lavoro dal primo giorno e, mentre c’è chi parla inutilmente, noi riusciremo a trasformare la nostra città, che per troppi anni è stata ferma.

Lavoriamo ogni giorno per questo, basta guardare ai risultati raggiunti sino ad ora”.

Saranno oggetto dell’intervento di riqualificazione, con la ripavimentazione stradale, via Rosselli, via Di Giacomo, via Aldo Moro, via Bovio ed altre piccole traverse che si dipartono da queste vie principali.

“Sicuramente  i qualianesi avranno qualche disagio, ma sono certo che capiranno ché è per una giusta causa, per avere un paese più ordinato. – commenta l’assessore Davide Morgera- Davvero stiamo facendo cose rivoluzionarie, lavoriamo su più fronti contemporaneamente per riscattare la nostra Qualiano dall’immobilismo in cui è sprofondata per anni”.

I lavori dovrebbero iniziare già all’anno nuovo, dopo le festività natalizie proprio per non creare troppi disagi ai reside

Caserta, a Villa Literno arrestato un caporale, sfruttava lavoratori extracomunitari nelle campagne.

È abbastanza comodo prima puntare il dito contro queste persone e poi servirsene per lucro personale, ma il caporalato non è solo campano.

Sfruttare la manod’opera extracomunitaria e anche quella italiana pare sia diventata prassi normale, il fenomeno sembra non essere solo agricolo, ma esso sarebbe esercitato in tutti i settori produttivi, le risorse agricole sono reclutate la mattina agli incroci e su alcune strade diventate centri di raccolta delle risorse umane necessarie a soddisfare i lavori ordinati dal proprietario sfruttatore e del caporale che vive alle loro spalle sottraendo per se il 20% dalle loro paghe.

Nell’ultimo decennio anche gli imprenditori del Nord avrebbero imparato a speculare sulla manod’opera irregolare attingendola dai piccoli pseudo imprenditori della nostra regione che fornierebbero prestazioni di uomini per la realizzazione dei grandi centri commerciali e di edifici pubblici che in questo modo costano il trenta % in meno di quello preventivato, una grande evasione dell’IVA a discapito delle casse statali, mentre il grande imprenditore incassa l’IVA, il piccolo imprenditore caporale incassa la differenza sulla paga.

Nonostante l’impegno delle forze dell’ordine il fenomeno dello sfruttamento del lavoro è talmente radicato nel tessuto sociale che cercare di fermarlo sembra esser diventata un’impresa titanica, anche nell’imprenditoria della ristorazione sotto gli occhi di tutti, e lecitamente direi, si consumerebbe l’estorsione della manod’opera, paghe ridotte per lavori part time a fronte delle dodici ore pretese, assegni familiari non dati e fatti firmare dal dipendente come incassati.

Un’altra voce che gira, riguarderebbe la dichiarazione di rinuncia alle spettanze in caso di fine rapporto fatta firmare all’atto dell’assunzione, ignobili ricatti subiti dai prestatori d’opera con la minaccia del licenziamento se si parla di questo, cose nascoste che nessun Ispettorato del Lavoro, come nessuna Compagnia di Carabinieri, riuscirà a smantellare finquando ci sarà scarsità di lavoro, è proprio la mancanza di lavoro che darebbe la possibilità ai negrieri di speculare sulla fame dei poveri.

giovedì 24 novembre 2016

Qualiano, 127 veicoli intestati a suo nome, ma usati da ladri e rapinatori.

Prestanome della malavita, la Guardia di Finanza di Pozzuoli ha sequestrato ben 127 veicoli (n. 120 autovetture e n. 7 motocicli) tutti intestati a un 33enne di Qualiano "Pasquale Ferrillo".

Le indagini svolte dal nucleo investigativo della Guardia di Finanza hanno portato al sequestro di un ingente parco auto per un totale di 127 veicoli tutti intestati a un cittadino qualianese individuato come Pasquale Ferrillo di 33 anni, come si legge sulle pagine della testata locale “Teleclub Italia”, i veicoli a lui intestati in effetti erano usati normalmente da malavitosi e sarebbero serviti per operare furti e rapine sul territorio.

Dalle indagini patrimoniali sarebbe risultato che l’incriminato per intestazione fittizia di beni, fosse privo delle risorse finanziarie per curare sia l’acquisto, che la normale manutenzione di tanti veicoli dei quali, il solo scopo era quello di alleggerire i malavitosi da patrimoni e quindi farli risultare nullatenenti.

Napoli, schiaffeggiato da vigile urbano che stava abusando e infangando la sua divisa.

Auto comune della Polizia Municipale.
La lite è nata in seguito al parcheggio sul posto riservato ai disabili proprio da un Agente di Polizia Municipale, rimproverato da un cittadino, ha reagito in modo sconsiderato.

La vittima dell’aggressione è Nicola Pasquino, docente universitario di Ingegneria alla Federico II di Napoli, il quale, vedendo l’Agente parcheggiare la sua auto personale sul posto riservato ai diversamente abili, ha rimproverato il vigile che non ci ha pensato due volte dallo schiaffeggiare il solerte cittadino che rivendicava la giustizia sociale in favore di chi dalla vita ha avuto meno, pensando forse che essendo vigile urbano tutto gli sia dovuto, come si legge sul Mattino di Napoli.

L'episodio è accaduto nei pressi dello stadio San Paolo, il solerte cittadino si era rivolto all'agente facendogli notare l’abuso commesso che penalizzava una classe meno fortunata, forse, lanciando anche qualche rimprovero per il mancato rispetto delle regole perpetrato proprio da un agente municipale che con la sua auto privata, rubava i diritti degli aventi diritti.

Per questo, l’agente deve chiedere a scusa ai disabili ai quali ha dato un vero schiaffo e poi essere sanzionato dai suoi superiori per aver infangato l’intero corpo della Polizia Municipale partenopea, alla disgustosa scena di sopruso, hanno assistito anche diversi cittadini che hanno testimoniato la cattiva condotta del metropoltano.


Fumare sul luogo di lavoro può costare il licenziamento, l’ha deciso la Cassazione.

La Cassazione ha convalidato il licenziamento già respinto dalla Corte d'Appello respingendo il ricorso presentato da un lavoratore per essere stato licenziato in seguito al provvedimento disciplinare.

Fumare sul posto di lavoro può essere motivo di licenziamento, la Corte d’Appello ha legittimato la decisione del licenziamento di un dipendente sorpreso in tante occasioni a fumare nel reparto e diffidato più volte a desistere fino ad arrivare al licenziamento motivato dal fatto che la sua abitudine può essere compromettente per la salute degli altri lavoratori o può provocare incendi in presenza di materiali infiammabili.

Quindi, la legge ha avallato la decisione del datore di lavoro respingendo l’impugnazione del licenziamento presentato dal dipendente fumatore, questo è quanto evidenziato dalla sentenza numero 23862/2016 del 23 novembre scorso, con la quale la Cassazione ha respinto il ricorso del lavoratore che si era opposto alla sentenza con la quale la Corte d'appello di Ancona aveva confermato la legittimità del licenziamento disciplinare che gli era stato notificato per aver fumato in un ambiente di lavoro nel quale erano presenti materiali infiammabili.

Analisi politica del nostro comune amico, nonché politologo, ABEILS.



Montecitorio.

Osservazioni e riflessioni sulla politica come essenziale formazione di vita sociale e di come muta a seconda di chi dirige il carro Italia.


Secondo qualcuno, i partiti non servono più!

Qualche tempo fa un uomo dal cranio lucido, tracagnotto e vestito di nero urlò: - I partiti non servono più!- Poco dopo un altro uomo (sic) dalla riga dei capelli situata quasi al centro del cranio e rasato ai lati e  piccoli baffetti color coda di topo, sghignazzando   disse: - Che uomo provvido, finalmente un mio pari! Scateniamo l'inferno.  Possiamo farlo.

Non molto tempo fa apparve un altro uomo dal volto incipriato, seguito da una corte di assistenti ben retribuiti e dallo sguardo bovino alcuni, e dallo sguardo sciacallo, altri, il quale, per non essere da meno pronunciò dagli schermi  Lcd: - Basta con i professionisti della politica. I partiti non servono più. Occorre il pensiero unico.-

Quasi ieri un giovane dalla zeppola in bocca, dal sorriso civettuolo da post-paninaro ha sentenziato che la rottamazione dei partiti è cosa buona e saggia: bisogna rottamare.-

Partito, dal latino “partipus o partiri”, significa “dividere” cioè diviso o divisione. In termini politici “diviso” significa semplicemente “aggregazione di persone con interessi e ideali comuni”, ove ognuna rappresenta una parte del corpo sociale, quindi  ogni Partito presenta le diverse interpretazioni che si hanno della concezione dello Stato.

Le diverse opinioni fanno sì che ognuno di esse rappresenti le varie classi sociali, partecipando così  alla vita democratica dello Stato. Il partito politico è, nell'accezione normale, questo!

I politici sono ben altra cosa.  Lo Stato è la somma dell'economia, della storia, della cultura, del clima (che determina la struttura economica), delle credenze e delle usanze e costituiscono il concetto dello stesso. Va da sé che è un mondo assai complesso e diversificato.

Le classi sociali che compongono lo Stato nascono in funzione della professione e del reddito. Le classi sociali sono state sistematicamente in competizione fra loro per cui la nascita del Partito era cosa ovvia e mirata al dialogo (spesso lotta) fra le parti. Le classi sociali, nel tempo, si sono differenziate in molte altre, poiché l'evoluzione degli strumenti di lavoro e l'accumulo dei capitali ha creato ulteriori scostamenti fra gli industriali e la classe operaia, ponendo  i presupposti della “classe media” dovuta alle nuove figure professionali: impiegati, piccola borghesia, commercio al minuto.

In virtù di tali nuovi assetti sociali il partito politico che li rappresentava, svolge/va un ruolo fondamentale per la mediazione fra le parti. Il dato inconfutabile che ne viene fuori è che ogni Stato ha bisogno dei Partiti in quanto, espressione pluralistica del  contesto sociale;  in altre parole, i Partiti garantiscono la democrazia partecipativa.

Altra cosa sono i “Movimenti”. La loro genesi esplode nel momento in cui i Partiti tradizionali non riescono a interpretare le esigenze dell'elettorato o per casi gravi di corruzione. Sono legittimati dallo sdegno di quel momento storico e spesso hanno una durata effimera, dovuta principalmente alla mancata sedimentazione di uno status politico, per forza di cose non ancora acquisito.

Alla luce di quanto esposto, emerge comunque l'importanza della  funzione politica e pratica dei Partiti. Non a caso infatti, i signori di cui prima si è fatto intravedere il profilo, erano ossessionati dai partiti politici. I primi due riuscirono ad annientarli e le conseguenze drammatiche sono state storicamente accertate, mentre, per i secondi due, era ed è un obiettivo ancora da perseguire.

Pertanto quando si enuncia che essi non possono più ricoprire il ruolo per cui sono sorti vi è una totale falsità in tale affermazione. E, quando si annunciano nuovi modi partecipativi alla vita sociale, stanno ponendo le basi per altre confusioni di partecipazione. La società si evolve in modo costante e i nuovi aspetti sono più di natura sociale, antropologica ed economica, piuttosto che di una diversa partecipazione politica.

A prescindere dalle nuove sovrastrutture (di classe, di reddito, di cultura) il criterio della rappresentanza e della delega politica rimane sempre invariabile ed unico.  Il Partito, in quanto, amplificatore del popolo, costituisce ad oggi l'unica garanzia   della Partecipazione, potendo arginare eventuali colpi di “Testa” e mire accentatrici, preludio al banale e sconfortante “Pensiero Unico”.

Roberto ABEILS

QUALIANO, SI CONTRASTA LA VIOLENZA PARLANDO DI “IDENTITA’ E CONSAPEVOLEZZA”

In Sala consiliare mattinata di intime riflessioni con gli studenti del Liceo Cartesio per parlare di donne e violenza, con le psicologhe dell’associazione “Spazio Aspasia”, don Francesco e l’assessore Biancaccio
 

Una mattinata di confronto molto intimo, sui comportamenti, le aspirazioni ed i sogni.

L’austera Sala consiliare del Comune di Qualiano, questa mattina si è trasformata in una succursale del cuore dove si sono incontrati adulti e giovani studenti del Liceo “Cartesio”, per affrontare una tematica estremamente importante: “Identità e consapevolezza”.

L’incontro si inserisce nella programmazione delle attività educative e di sensibilizzazione in occasione della ricorrenza del 25 novembre identificata a livello mondiale come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ed istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

Il Comune di Qualiano, ha concesso il patrocinio ed ha sposato l’iniziativa promossa dall’associazione “Spazio Aspasia”, che da anni si batte  su tutto il comprensorio giuglianese, per offrire supporto alle donne vittime di violenza affettiva, psicologica e fisica.

“Molte volte sappiamo che le donne sopportano angherie e soprusi vittime del proprio carnefice, perché non hanno nessuno a cui confidare il proprio disagio o perché non sanno dove andare. – sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità, Valentina Biancaccio- Qualiano, in questo settore ha cercato di offrire una risposta concreta affidando un bene sottratto alla camorra, a don Francesco per una casa di prima accoglienza. “Casa Betania” è un primo punto dove fermarsi un attimo e con l’aiuto di esperti, capire cosa fare, quando si vivono situazioni familiari difficili, complicate e condite da soprusi e violenze”.

All’incontro ha preso parte lo stesso don Francesco Martino della Parrocchia SS. Maria  Immacolata, che ha portato la sua esperienza di sacerdote testimone di tante storie dolorose di donne. Aperto e ricco di spunti anche il dialogo con  le psicologhe Angela Sarracino  e Raffaella Cesaro di  “Spazio Aspasia”, l’associazione che opera per promuovere la crescita della partecipazione e della responsabilizzazione delle donne alla vita politica e pubblica con attività culturali e per offrire aiuto e sostegno alle donne in difficoltà e vittime di violenza, sole o con minori a carico, attraverso uno spazio di ascolto e accoglienza personale.

I partecipanti all’incontro di “Identità e consapevolezza per contrastare la violenza sulle donne” hanno potuto assistere anche alla proiezione del film “Miss Violence”, un cortometraggio tratto da una storia vera su una violenza familiare agghiacciante fatta di abusi, silenzio e normalità

mercoledì 23 novembre 2016

ALLARME ALIMENTARE, l’Auchan ritira dai banchi il salame boscaiolo per contaminazione.

La direzione dei supermercati Auchan, ha deciso il ritiro dai banchi di vendita del salame boscaiolo, prodotto considerato a rischio contaminazione batteriologica.

Scattato lo stato d’allarme nella grande catena di ipermercati Auchan, ritirato dal commercio il salame boscaiolo, prodotto dalla ditta SALUMIFICIO MONTEISOLA SAS Lotto ITL2K9XCE con data di scadenza o termine minimo di conservazione 20/12/16, prodotto il 16/09/16 nello stabilimento di via Senzano 30 B Monteisola – BS, come pubblicato sulle pagine del quotidiano “Leggo”

Il ritiro del prodotto, sarebbe stato effettuato dalla stessa azienda dopo alcuni controlli che hanno fatto emergere diverse anomalie, in concomitanza con il ritiro negli stabilimenti di produzione è stato pubblicato il divieto di consumare e di acquistarlo laddove ancora nei banchi, con l’invito per chiunque avesse acquistato il salame nei supermercati Auchan di riportarlo al market dove verrà rimborsato o sostituito.

Qualiano, negli ultimi giorni della campagna referendaria si scaldano i motori per lo sprint finale.

Vista l’importanza del voto, gli indecisi, e chi si sente confuso, è bene che si accostano ai due schieramenti per capire bene chi votare nei loro stessi interessi.

La nostra città nei prossimi giorni avrà il piacere di ospitare politici di valore, uomini in grado di sviscerare sia i lati negativi, sia quelli positivi se ci sono, in quella riforma che si vorrebbe apportare  alla nostra amata Costituzione, riforma tanto voluta dal Governo in carica, non di volontà nazionale, uomini disposti a girare per le strade, le piazze, nei teatri, e ovunque ci sia possibilità di incontrare i cittadini che saranno chiamati ad assolvere il compito del voto e assumersi la responsabilità di cambiare la Costituzione, a fine di erudirli.

Leggendo i quesiti del referendum così come sono stati presentati agli italiani, sembrerebbe tutto scontato, ma essi vanno analizzati singolarmente nella profondità per essere certi che non nascondono trappole e secondi fini tendenti ad appropriarsi interamente della sovranità popolare accentrando il potere nelle mani di un premier non eletto, questa è la mossa che potrebbe decretare la dittatura renziana a discapito della sovranità popolare.

-    Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario.
-    La riduzione del numero dei parlamentari.
-    Il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni.
-    La soppressone del cnel e la revisione del Titolo V della seconda parte della Costituzione. 


Non voglio scendere nei dettagli ingannevoli, cosa che faranno i politici che verranno apposta per smascherare astuzie e inganni celati dietro quelle che dovrebbero essere delle cose scontate se non nascondessero al loro interno le ragioni perverse che porterebbero ad accentrare ancora di più, il potere nelle mani di pochi.

Il prossimo 29 novembre avremo la possibilità di ascoltare sia i politici locali sia quelli descritti nella locandina che si sono offerti di venire nella nostra città pe cercare di fugare i dubbi degli indecisi e dei disinformati.

REFERENDUM, A QUALIANO DE MAGISTRIS PER IL “NO”

L’incontro in Sala consiliare alle 19,30 di sabato 26 Novembre organizzato dal consigliere metropolitano Domenico Marrazzo

La Costituzione non si tocca, difendiamola! Sarà l’argomento al centro dell’incontro di sabato 26 Novembre, alle ore 19,30, nella Sala consiliare del Comune di Qualiano, in piazza del Popolo. Nel corso dell’appuntamento organizzato dal Consigliere metropolitano, avv. Domenico Marrazzo, nonché consigliere comunale di Qualiano, verranno esposte ed approfondite le ragioni del NO alla proposta di revisione costituzionale oggetto della consultazione referendaria del prossimo 4 Dicembre. 

“La Costituzione è il testo più importante dello Stato italiano e non si può cambiare da un giorno all’altro. – sottolinea il consigliere Marrazzo- La nostra Costituzione va attualizzata ai tempi, ma le modifiche devono essere fatte con la più larga condivisione possibile.  Chi rispetta la Costituzione non si può accontentare!”
A sostenere le ragioni del NO, Luigi De Magistris, sindaco della Città metropolitana di Napoli.

martedì 22 novembre 2016

Qualiano, Amministrazione comunale allo sbando, maggioranza sull’orlo dell’abisso.

Cambiamenti epocali sono avvenuti nei banchi della maggioranza, il cambiamento che porta vento contrario, minaccia tempesta per l’era De Luca.

L’Ex Presidente del consiglio Raffaele De Leonardis e il consigliere Giuseppe Musella hanno espresso inequivocabilmente la loro volontà di abbandonare la maggioranza, le loro motivazioni sono state espresse pubblicamente per un doveroso rispetto dei loro elettori; pacate, tecniche e incisive, le motivazioni di De Leonardis, rabbiose e esplosive quelle di Musella, con l’abbandono dell’aula di Marianna Zara, e la sua scissione dal Gruppo Misto, il nuovo scenario dell’Assise porterebbe a 8 consiglieri di maggioranza e 8 consiglieri di minoranza.

Gli ultimi avvenimenti che sono stati portati alla conoscenza del pubblico durante il consiglio di ieri sera, lasciano pensare a un accrocco dell’ultima ora per tenere ancora in piedi una maggioranza barcollante e sul punto di crollare, a tenerla ancora in piedi nonostante le stampelle, è la presenza nella maggioranza di qualche elemento che dopo quest’avventura potrebbe non avere futuro politico, e del consigliere metropolitano Domenico Marrazzo, il quale, nel caso della caduta dell’Amministrazione De Luca seguirebbe la stessa sorte anche come consigliere metropolitano.

Quello di ieri sera, nel rispetto del nostro pronostico, è stato uno dei più miseri spettacoli che sia mai stato offerto dall’Amministrazione cittadina, il primo art. all’OdG “Discussioni”, si è protratto per circa 4 ore mettendo in luce uno scenario a dir poco squallido, accuse dirette e indirette lanciate al sindaco e al suo vice, hanno lasciato poco alla fantasia, secondo le accuse, il secondo cittadino manovrerebbe il sindaco come un pupo grazie alla manovra di salvataggio della tentata sfiducia al sindaco mediante atto notarile.

L’intervento di Margiore, anche se molto tecnico, ha lasciato trapelare insoddisfazione e incertezza verso la maggioranza, la forte richiesta di dimissioni levatasi dai banchi dell’opposizione, diventata quasi assordante anche se espresse in modo educatamente tecniche e precisate da parte del consigliere Di Domenico, il quale, non ha lesinato nemmeno accuse d’ingerenza da parte di chi dovrebbe essere super parte nella contesa.

Morale della favola, nulla di fatto, peccato; temi importanti che veramente interessano i cittadini come: la voragine di via De Gasperi, la costruzione dell’Eco villaggio Rom, e l’elezione del nuovo presidente del consiglio sono diventati un altro obiettivo mancato, dulcis in fundi, la mancanza del numero legale ha prodotto lo scioglimento del consiglio, rimandando le sue discussioni e le sue poco probabili soluzioni al prossimo consiglio che chissà sé, e, quando si potrà riunire nuovamente.

lunedì 21 novembre 2016

QUALIANO, L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I BIMBI PER LA GIORNATA DELL’INFANZIA

In Sala consiliare i  bambini della scuola Walt Disney sono stati accolti dal sindaco De Luca e dal vicesindaco Castaldo. Alla fine caramelle per tutti

Questa mattina la Sala consiliare del Comune di Qualiano, è stata allegramente occupata da una rappresentanza di vivaci e colorati bambini della scuola Walt Disney, giunti sotto la Casa comunale in occasione della Giornata Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza, che ricorre  il 20 Novembre. 

I piccoli accompagnati dalla dirigente Silvana Micillo e da una rappresentanza delle maestre, hanno recitato poesie e ascoltato con attenzione le parole del vicesindaco Antonio Castaldo e del sindaco Ludovico De Luca. Entrambi hanno sollecitato i piccoli cittadini di Qualiano a vivere la città ed a chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine se vedono o vivono qualcosa che non va. Presenti in Sala anche il maresciallo Gaetano Marano, del Corpo di Polizia Municipale ed un Carabiniere della Stazione di Qualiano.

Ai bambini deve essere garantito il diritto all’ascolto, ad essere difesi dalla violenza, diritto alla vita, all’istruzione, alla salute, alla libertà, alla pace ed al gioco così importante per la formazione e l’equilibrio psicofisico dei più piccoli che diventeranno la classe dirigente di domani.

“Questa è la Casa comunale, vuol dire la Casa di tutti anche vostra,  e chiunque vede qualcosa che non va, oppure ha bisogno d aiuto, chiamate e il Comune interverrà”, ha ribadito il vicesindaco Castaldo.

Ai bambini ed alle bambine il Sindaco ha ricordato, che oggi è anche la giornata dedicata agli alberi e del pianeta e che Qualiano sta combattendo una battaglia per l’ambiente educando i più indisciplinati a fare una corretta differenziata. Molto importante anche il contributo al verde pubblico. In questi anni sono stati piantati per le strade del  paese  circa un migliaio di alberi, che sono andati ad aumentare il polmone di verde cittadino e far respirare tutti meglio.

“Vedete le luci accese in questa Sala? Ebbene il Comune non paga la luce!- ha detto il sindaco De Luca cogliendo di sorpresa i bambini- Sul tetto del Comune abbiamo fatto un impianto fotovoltaico che ci fa risparmiare e non ci fa inquinare l’ambiente, perché non si brucia nulla per produrre energia ma si usa la luce del sole”.  

L’incontro, come ormai di rito, si è concluso con la distribuzione di caramelle e dolciumi per tutti e la foto ricordo.

domenica 20 novembre 2016

Qualiano, domani si riunisce il Consiglio Comunale, sfavoriti i consiglieri con i capelli lunghi.

Si prevede come sempre battaglia dura, non mancheranno i fuori programma come via De Gasperi, Aquedotti Scpa, e altri temi scottanti che hanno infuocato la nostra politica nei mesi scorsi.

A scalpitare sono i consiglieri d’opposizione, non tanto per i punti all’ordine del giorno, quanto per quelli esclusi che gli stessi avrebbero preferito fossero portati all’attenzione del popolo qualianese, e che forse sono stati esclusi proprio perché oggetto di litigi interni molto accesi, i quali, sono stati pure portati alla conoscenza del pubblico da qualche testata locale e che sono stati sulla bocca di tanti per intere settimane.

C’è solo da sperare che l’animosità delle discussioni in aula non prenda il sopravvento portando i contendenti al limite della decenza umana scendendo sul personale, offrendo al pubblico uno spettacolo indecoroso politicamente parlando, come accaduto già in altre sedute, certo il momento politico della città non è dei più favorevoli, ma, se come sembra di aver capito c’è l’intesa per la continuità allora sarebbe il caso di dimostrarla mediante una discussione ponderata e costruttiva delle due parti in causa, oppure rompere gli argini e provocare l’inondazione.

Ma, come disse Rossella O Hara, “Domani è un altro giorno”.

sabato 19 novembre 2016

Caserta, per Casal di Principe, LA PARTE DURA DELLA GUERRA, E’ QUANDO COMINCIA LA PACE.

Né sà qualcosa il sindaco Renato Natale che ha assunto l’onere di timoniere di una barca scampata agli scogli della camorra, e finita nei gorghi della legalità.

La forte presenza della camorra nel territorio, che per cinque decenni circa ha esteso la sua mano nera nei più disparati settori produttivi, è riuscito a indebolire e disgregare anche le difese di una comunità con una forte vocazione rurale lasciando dietro di se rovine, povertà, miseria sociale e intima, e mancanza di lavoro.

Al popolo dei lavoratori che è riuscito a proseguire con la speranza della fine, che si è visto privato della sua libertà con la massiccia presenza della pseudo sicurezza inviata dallo Stato sul territorio senza poteri, sono rimaste solo le macerie del dopo terremoto della legalità, lo Stato garantista della legalità, è riuscito solo in parte nel suo intento togliendo alle cosche parte dei proventi ricavati camorristicamente istaurando attività megagalattiche produttrici di potere finanziario.

Lo Stato nella sua guerra alla malavita non ha tenuto conto degli ostaggi in essa rappresentati dai cittadini casalesi, i quali, sono stati affidati a uomini come il loro sindaco Natale che dovrebbe provvedere alla ripresa della comunità privata di qualsiasi aiuto da parte di quello Stato, uno Stato che ha cantato l’Inno Nazionale con il piede poggiato sui cittadini onesti e laboriosi quali sono da sempre i cittadini casalesi.

La legalità, nei giorni scorsi, ha gridato a gran voce la vittoria per la vicenda Cosentino, magra consolazione per il popolo casalese dei disoccupati, degli esodati, che oggi, in pieno dopoguerra camorristico, si affidano al loro sindaco per qualsiasi aiuto atto a sfamare la sua famiglia, per fortuna è presumibile che trattandosi si una comunità con forti radici rurali e conservatrice, il fenomeno dovrebbe essere contenuto entro il 25% della popolazione.

Lo sconforto poi colpisce la maggioranza dei casalesi, perché il dopoguerra camorristico ha fatto accendere i riflettori sull’abusivismo ponendo sulle proprietà abusive, la scure dell’abbattimento o della requisizione comunale, altra questione inquietante che mette il primo cittadino al centro del problema, la città spera che il suo sindaco operi soluzioni inesistenti, attribuendogli anche poteri che non ha, come un padre di famiglia che vede i figli soffrire e non li può aiutare, Casale deve ringraziare enormemente i vari clan che oltre a marchiarli d’illegalità come un popolo di camorristi, gli ha lasciato disoccupazione, fame e problemi esistenziali.

ALLARME SALMONELLA, l’insalata tagliata in busta col batterio della salmonella.

L’allarme degli scienziati: il taglio delle foglie nell’insalata pronta, e la fuoriuscita del succo, produrrebbero il batterio della salmonella, come si legge su “Leggo”


Gli scienziati hanno allarmato le famiglie dall'acquistare insalata in busta perché a rischio salmonella, nemmeno lavandole accuratamente si sarebbe al sicura dalle infezioni che produce il batterio della salmonella, secondo quanto riporta il Daily Mail, i ricercatori hanno studiato il modo in cui i batteri si attaccano alle foglie danneggiate e alle superfici del sacchetto di plastica e creano uno strano liquido.

Solo una piccola quantità di lattuga in busta aumenta il rischio di salmonella, tenere questi alimenti in frigorifero è indispensabile oltre a lavarli accuratamente prima di mangiarli, le foglie e i sacchetti sigillati possono essere terreno fertile per i batteri della salmonella mortale e neanche un risciacquo può mettere al riparo dall’intossicazione alimentare.

La salmonella nella migliore delle ipotesi porta febbre, vomito e diarrea per una settimana, più pericolosa per gli anziani e i bambini molto piccoli e le persone con un sistema immunitario più vulnerabile.

venerdì 18 novembre 2016

Giugliano, forte denuncia del Consigliere Luigi Guarino circa l’abbandono delle periferie.

Il documento protocollato ieri e indirizzato al Sindaco e all’assessore all’ambiente, denuncia la volontà politica di abbandonare le periferie, già vittime di un degrado colossale.

La fascia costiera, per un savonese o un romagnolo, può rappresentare una zona limitata e adiacente al mare, dove è possibile passeggiare e divertirsi sia d’Estate, sia d’Inverno, ma per i residenti che orgogliosamente vivono nella zona, e convivono la certezza di essere abbandonati fino a sei mesi prima delle elezioni, rappresenta una battaglia giornaliera per la difesa delle loro amate case, strade, campagne, e perché no, del mare, concesso a pochi imprenditori che pretendono di essere pagati l’ingresso alla battigia con il tacito consenso comunale.

Le periferie nella loro interezza, sfuggono al controllo del governo cittadino, ma la vastità del territorio che ospita circa centomila cittadini contribuenti, non dovrebbe assolutamente consentire la trascuratezza, specialmente quando si tocca lo spinoso problema dell’ambiente, le varie associazioni che fanno da sentinella al degrado, tutti i giorni denunciano irregolarità e problematiche delle strade, della rete fognaria, delle mini discariche senza mai avere la soddisfazione di vederle affrontate, discusse e risolte.

La denuncia del Consigliere Guarino giunge a proposito dando man forte alle associazioni del territorio che rappresentano solo una spina nel fianco dell’Amministrazione e che sicuramente saranno disponibili a dialogare con chi, in seno all’Amministrazione, avrà dato segno di disponibilità ad affrontare con loro le tante problematiche presenti nel loro territorio, a  partire da Ischitella, fino al confine con Pozzuoli cercando di metterle in scaletta temporale almeno per affrontarle.